Daniele Barbaro; Aristotle: IN TRES LIBROS RHETORICORUM ARISTOTELIS COMMENTARIA, Lyon, 1544

Description


 Lugduni, Sebastianum Gryphium, 1544

Volume in-8 di 524 pp. ; Marca tipografica dei Grifio al frontespizio e al colophon. Vecchio timbro al frintespizio. Rilegatura francese coeva in pieno vitello, dorso a nervi.

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 Seconda edizione (stesso anno). L’umanista Ermolao Barbaro tradusse la Retorica di Aristotele nel 1479, ma l’opera fu pubblicata solo nel 1544 dal nipote Daniele Barbaro, che la accompagnò con un ampio e influente commento. Per Barbaro, la Retorica è incomprensibile senza una conoscenza dell’anima, tema complesso perché né la Chiesa né la filosofia rinascimentale avevano ancora definito chiaramente la sua natura. Come altri pensatori del Rinascimento, Barbaro cerca di armonizzare Aristotele con la dottrina cristiana, reinterpretando entrambi quando necessario.

Nel suo commento, Barbaro legge Platone e Aristotele come se la retorica fosse una continuazione della medicina: la medicina cura il corpo, mentre la retorica cura l’anima attraverso la parola.

 

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